CAMPANELLE o BUCANEVE.
Fra i tanti miei ricordi di bambina ,questo mi ritorna alla mente ogni primavera .
Avevo9 anni e ogni giorno , al pomeriggio,dopo aver fatto le lezioni che la maestra mi dava per casa, andavo a trovare la mia nonna ,le volevo un bene grandissimo, e più ancora l'adoravo quando mi dava i soldini per comperarmi le caramelle .
Vicino alla casa della nonna, c'era una stradina che fiancheggiava un gran fosso , sempre pieno di acqua, non sempre bella pulita , certe volte vedevo dei girini ,e a me piaceva camminare lungo quel fosso, in primavera, perchè con l'arrivo della bella stagione,sbocciavano le "campanelle ".o bucaneve.
Naturalmente la nonna era preucupata quando mi vedeva camminare lungo il ciglio del fosso , se fossi caduta dentro chi mi salvava ?
Un giorno ,facendo la mia solita passeggiatina ,vidi dall'altra parte del fosso che erano sbocciate tante campanelle ,un bellissimo tappeto bianco, e............senza pensarci due volte..........feci per saltare il fosso , volevo portarne un bel mazzolino alla nonna ,ma , ..... con le mie gambette di bimba , sarei certo caduta dentro se .............una forte mano non mi avesse trattenuta.!
La nonna mi aveva seguita ,e ......salvata in tempo ,........ma........nella fretta di fermarmi ,cadde lei nell'acqua,fratturandosi un braccio.
Ricordo ancora lo spavento e il dispiacere per aver dissubidito ,
La nonna rimase tanti giorni con il gesso ,ed io le promisi che avrei fatto la brava bambina. Non so se ho mantenuto la promessa, da piccola ero un pò vivace.
Nella tradizione popolare,la campanella è chiamata anche -fior di neve , galantino, stella del mattino,o lacrima bianca.
Una leggenda vuole che Adamo ed Eva,una volta cacciati dal Paradiso terrestre,fossero trasportati in un luogo gelido,buio e dove era sempre inverno.Eva ,presa dallo sconforto, non accettava l'idea di vivere in quelle condizioni e allora un angelo , mosso a compassione , prese un pugno di fiocchi di neve, ci soffiò sopra e ordinò che si trasformassero in boccioli .
Eva,alla vista dei bucaneve, prese forza e si rianimò .
Ecco perchè queste bulbose sono simbolo di vita e speranza e ,secondo la tradizione , basta raccoglierne nella prima notte di luna, dopo la fine di gennaio,per essere felici tutto l'anno.
Un proverbio sostiene che " una primavera senza bucaneve ,è un'estate senza frutti ".
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